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“ho paura…non riesco più a fare le cose che facevo prima, ho paura di stare male… penso che potrei anche morire… non posso farcela. Ricordo benissimo quel giorno che sono stato morso da quel cane… la mia vita non è più la stessa…”

Fobia specificaLa fobia è una costante e intensa paura per un oggetto, situazione o persona. In presenza dello stimolo temuto, l’individuo pensa che potrebbe impazzire o morire. La fobia è una paura che porta con sé una serie di reazioni somatiche: tachicardia, sudorazione, tremore, respiro affannoso, tensione muscolare, formicolii, paralisi, incapacità di pensare con chiarezza, ecc…

Per scongiurare il ripetersi di questa esperienza il soggetto organizza la propria vita cercando di evitare il più possibile le occasioni che possano esporlo all’innescarsi della fobia. Esempi di fobie specifiche sono: la paura del sangue, di insetti, delle altezze,…

L’evitamento porta l’individuo a:

  • Non avvicinarsi all’oggetto o alla situazione temuti;
  • Cercare disperatamente la presenza di altre persone;
  • Trovare scuse per non fare ciò che si teme;
  • Immaginare di essere da qualche altra parte;
  • Bere alcolici o far uso di droghe;
  • Pensare qualcos’altro;
  • Fuggire la situazione;
  • Prendere ansiolitici.

Spesso chi soffre di fobie può anche essere consapevole che la situazione temuta non sia veramente pericolosa, ma contemporaneamente continua a credere che lo sia.

Intervento sulle fobie specifiche

L’intervento in una prima fase si basa sull’utilizzo di tecniche di gestione dell’ansia, che permettano il controllo dei sintomi ansiosi. In una seconda fase, si cerca di favorire nell’individuo una interpretazione meno catastrofica e più adeguata delle sue esperienze, che permetta di superare gli evitamenti situazionali, attraverso l’esposizione alle situazioni temute in modo graduale, controllato e gestibile autonomamente.

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