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…la prima volta sono stata ricoverata per una forte depressione… non reagivo più, nulla aveva più senso… poi c’erano periodi di vita in cui mi sentivo così tesa, agitata, non dormivo… periodi in cui pensavo che giocare alle macchinette del poker o ai gratta e vinci mi avrebbe reso miliardaria, non mi fermavo… ero così nervosa, litigavo con tutti… ora la gente mi chiede se mi è passato l’esaurimento… provo tanta vergogna…

 

dist ossessivo di personalitaIl disturbo bipolare si caratterizza per profonde alterazioni dello stato dell’umore con ripercussioni importanti sul comportamento, sui pensieri e sul sentire emotivo degli individui che accusano tale patologia. A livello emotivo si hanno passaggi, anche molto repentini, da uno stato profondamente depresso a uno stato di intensa ma infondata euforia accompagnata da irritabilità, logorrea, iperattività, scarsa capacità di attenzione, inopportuna e invadente socievolezza, creazione di piani grandiosi e inattuabili. I tentativi di fermare questo genere impulsi provocano rabbia e a volte reazioni furiose.

Spesso il disturbo si accompagna ad abuso di sostanze (droghe, alcool).

Esistono diverse tipologie del disturbo bipolare che variano in base alla ciclicità con cui fase depressiva e fase maniacale si alternano, e in base all’intensità delle fasi maniacali.

Trattamento Disturbo Bipolare

Il disturbo bipolare è curabile ed è totalmente compatibile con una vita normale e produttiva, ma il trattamento cui ci si sottopone di solito dura tutta la vita. Alla stessa stregua del diabete e delle malattie cardiologiche, infatti, il disturbo bipolare è una malattia di lunga durata che deve essere controllata costantemente.

L’approccio per questo tipo di disturbo, quindi, è integrato e combina la farmacoterapia alla psicoterapia. E’ importante precisare che la psicoterapia non può sostituire i farmaci e non è efficace da sola nella prevenzione delle ricadute e nel trattamento del disturbo. Molti studi, tuttavia, hanno indicato che gli interventi psicologici possono migliorare la stabilità dell’umore, ridurre i ricoveri ospedalieri e migliorare il funzionamento dell’individuo.

L’obiettivo dell’intervento psicoterapico è quello di aiutare l’individuo a conoscere meglio il proprio funzionamento e ad accettarlo, a distinguere se stesso e la propria personalità dalla malattia, a migliorare la gestione dello stress e indirettamente, quindi, a ridurre i fattori di rischio di ricaduta.

È utile, infine, un trattamento psicoeducativo per il soggetto e i suoi familiari perché comprendano meglio le fasi della malattia.

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