Una volta che l’attacco di panico è avvenuto, intervengono almeno tre fattori per mantenere tale situazione:
- l’attenzione, che si concentra in modo esagerato sulle proprie sensazioni corporee, per esempio pensare che il batticuore che fa seguiro a una corsa sia segno di un imminente infarto;
- i tentativi di ridurre le sensazioni negative con comportamenti inadeguati, per esempio iperventilare quando si ha la sensazione di mancafiato porta ad avere capogiri;
- l’evitamento, che limita la possibilità di scoprire che la situazione che le ha causato l’ansia e il conseguente attacco, non è assolutamente pericolosa e non porta né alla catastrofe né alla morte.
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![Simona Chiari, Psicologa](https://www.simonachiari.it/wp-content/uploads/2018/03/psicologa-brescia-simona-chiari.png)
Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.