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L’ansia da separazione è un disturbo che si caratterizza per un eccessiva manifestazione di ansia, inadeguata rispetto all’età, che il bambino manifesta quando si deve separare da qualcuno della famiglia a cui è profondamente legato (di solito la figura materna). Questi bambini di solito hanno un comportamento normale finché sono in presenza dei genitori, ma tendono ad esprimere paure irrealistiche e persistenti riguardo al verificarsi di eventi catastrofici che li possano separare per sempre da loro, temendo di essere uccisi o rapiti o di incorrere in qualche grave incidente o malattia.

Questi bambini spesso sono descritti come richiedenti, intrusivi, e bisognosi di attenzione costante. Le eccessive richieste del bambino spesso divengono una fonte di frustrazione per i genitori, e portano a risentimento e a conflittualità familiare. Si tratta di bambini che non si interessano alle normali attività ludiche dell’età: la loro attenzione, infatti, è rivolta in modo anormale alle cose degli adulti. Di solito hanno una madre iperprotettiva e un padre assente per lavoro o problemi familiari) che impediscono lo sviluppo psicologico autonomo e indipendente nel figlio. Con l’espressione di questo disturbo i bambini cercano di richiamarne l’attenzione e di controllare che i genitori non si allontanino da loro.

I principali sintomi sono:

  • eccessiva angoscia quando i genitori sono fisicamente lontani;

  • preoccupazione che possa accadere qualcosa di terribile ai familiari;

  • timori insoliti e a volte bizzarri di essere rapiti da sconosciuti o da fantasmi o alieni che sono nascosti nella sua stanza;

  • paura di perdersi;

  • rifiuto di andare a scuola o in altri luoghi lontani da casa;

  • comparsa di malessere fisico, come mal di stomaco, mal di testa, sintomi influenzali, ecc. alla minaccia di una separazione;

  • paura del buio, disturbi del sonno e incubi frequenti sul distacco dai familiari.

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